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La FAO proclama il 2015 come l’anno Internazionale dei Suoli

La FAO proclama il 2015 come l’anno Internazionale dei Suoli

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Spesso ignoriamo una componente ambientale fondamentale e una fonte essenziale di cibo: il SUOLO.

Per questo motivo la FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura) ha pensato bene di ricordarcelo, dando il via all’Anno Internazionale dei Suoli proprio per celebrare questo silenzioso e prezioso alleato – che non sempre curiamo come dovremmo.

Suolo come fonte primaria di cibo e di acqua

Il suolo è innanzitutto la base di partenza della filiera alimentare, oltre ad essere una risorsa preziosa per la costruzione di combustibili, fibre e altre materie prime – come tessuti o materiali per l’edilizia.
Mantenere i suoli sani è fondamentale soprattutto perché aiutano a immagazzinare e filtrare l’acqua, fronteggiando così la siccità – che è un grave problema in molte parti del globo.

Il suolo non è fondamentale solo per il fabbisogno umano: è popolato da un quarto della biodiversità mondiale, ossia degli organismi che fungono da agenti primari per il funzionamento del ciclo dei nutrienti, favorendo anche la biodiversità in superficie.

Anno Internazionale Suoli

Mille anni per un centimetro di suolo nuovo

Al contrario di quanto si pensi, il suolo non è una risorsa totalmente rinnovabile, a causa dei lunghi periodi che coinvolgono i processi di rigenerazione del terreno: sono necessari 1000 anni perché si formi 1 solo cm di suolo,  ecco perché il terreno è una risorsa da curare e proteggere.

La situazione è piuttosto critica anche in vista di un altro dato allarmante: la FAO ha stimato che un terzo dei terreni mondiali siano ormai degradati, tra le cause: l’erosione del suolo, la compattazione, la salinizzazione e ovviamente l’inquinamento, segni che dimostrano una gestione poco accorta da parte dell’uomo, di una risorsa così vitale.

Il fenomeno è purtroppo un trend negativo destinato all’aumento; si stima infatti che a causa dell’attività di impermeabilizzazione dei suoli, nel tempo di 1 secondo avvenga la perdita di una superficie pari a un campo da calcio.

 

Cosa fare per risolvere la situazione?

Sensibilizzare l’opinione pubblica verso questo problema è il primo passo verso una maggior consapevolezza della tutela del terreno, come ha sottolineato Josè Graziano Da Silva, Direttore Generale della FAO: «Invito tutti noi a promuovere attivamente la causa dei suoli nel corso del 2015, poiché è un anno importante per spianare la strada verso un sviluppo veramente sostenibile per tutti e da parte di tutti».

 

 Fonte Immagini: Pinterest

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